Un commento di Anselm Lenz.
E’ iniziato con la Legge fondamentale. La Resistenza Democratica è ora il settimanale con la più alta diffusione nella Repubblica Federale. Eppure, nove settimane fa, 60 persone volevano distribuire solo Basic Laws. Sabato, il quinto numero apparirà a livello nazionale con una tiratura di 500.000 copie. Il cartello politico-mediatico è libero di ruotare.
Si tratta di una campagna diffamatoria senza precedenti condotta a Berlino dal governo e dalle case mediatiche affiliate contro i membri dell’opposizione e i giornalisti. Medici e avvocati sono incriminati, ricevono visite domiciliari in stile Stasi e vengono tirati fuori dalla folla durante i raduni da agenti speciali appositamente designati, trattenuti in auto per ore e minacciati.
Ci sono altri modi per farlo, come dimostrano gli incontri non-without-us.de a Stoccarda e Monaco di Baviera. Decine di migliaia di persone si riuniscono per sostenere i valori della costituzione tedesca – e la polizia agisce in modo neutrale.
In uno Stato democratico, la polizia è lì per proteggere il popolo, i suoi vari interessi e bisogni. E non per sigillare una casta politica e mediatica lontana dalla Legge fondamentale, la nostra costituzione liberale – sì, l’ha infranta.
Il governo e i politici professionisti – che per circa un decennio non sono stati in grado di camminare per trenta metri in nessuna parte della città senza che gli venissero lanciati uova marce e pomodori marci – sembrano essersi gettati nel cappotto di un medico con Corona per curare la loro minacciata perdita di potere.
Non appaiono solo ad esperti come il professor Giorgio Agemben e a giornalisti come noi come i cannoni del Dr. No che sparano ai passeri. E forse cerca di salvarci a morte.
In ogni caso, una cosa è chiara: prima di poter ricorrere a misure così drastiche come quelle attualmente in corso di attuazione con tutti noi, in una democrazia si deve discutere e concordare apertamente se vogliamo una cosa del genere. Il che è proporzionato. Se tutte le voci importanti sono rappresentate. E se le minoranze sono protette.
L’opposizione ha pari diritti di esprimersi nella discussione e deve essere rappresentata. Gli argomenti devono essere scambiati. Gli scienziati devono essere ascoltati. Mostra ai giornalisti un tableau a punta differenziato e anche tesi simili a tesi. I dibattiti di una repubblica devono essere condotti in modo equo e pubblico. Tutte le posizioni devono essere ascoltate. Questo ci porta più vicini a una soluzione appropriata di ciò che dobbiamo decidere insieme democraticamente. Questa è l’essenza, la caratteristica principale di una repubblica.
Questa forma di equa condivisione, negoziazione e rappresentazione delle diverse voci di una società dovrebbe essere messa a tacere al momento attuale. Personaggi autoritari di tutti i colori politici, di tutti i partiti e delle più diverse preferenze sostengono il percorso del governo, che mira all’abolizione di tutte le libertà. La gente mostra il suo vero volto. Chi è un democratico? Chi è un fanatico sostenitore di una linea di governo? Chi esige che gli esseri umani siano molestati? Chi parla almeno per il diritto dell’opposizione di esprimersi ed essere rappresentata?
In questa situazione realistica abbiamo deciso di andare con tutti i democratici sulla base della Legge fondamentale. 10 oratori, ognuno con un minuto di tempo di parola ciascuno, erano in programma il 28 marzo sulla Rosa Luxemburg Platz di Berlino, la piazza che prende il nome dall’ammirevole donna che si è battuta per l’uguaglianza sociale e che oggi è conosciuta in tutto il mondo con la citazione: “La propria libertà è sempre la libertà di chi la pensa diversamente!
Giornalisti, medici, avvocati, lavoratori, pensionati, donne, uomini di tutti i colori e di tutti gli sfondi dovrebbero fare chiarezza su questa piazza: No, non siamo d’accordo, e sì, c’è ancora un’opposizione nella Repubblica Federale dell’anno 2020. Dobbiamo parlare.
Da allora siamo stati coperti di forme di terrore. Le truppe della polizia bussano alla porta del nostro appartamento. Il cartello dei media e dei funzionari politici ci dichiara “agenti del Cremlino”, “di destra” o teorici della cospirazione”. Alcuni sostenitori del governo hanno un vero e proprio desiderio di annientamento. Si sentono minacciati dall’opposizione, credono che il loro potere possa durare per sempre. Si scagliano verbalmente e cercano di indurre la polizia ad agire contro gli esseri umani che si impegnano a rispettare la Legge fondamentale. Un testo che esclude chiaramente qualsiasi regressione. Una legge liberale e sociale per la nostra Repubblica Federale – le madri e i padri della Costituzione lo hanno fatto davvero bene ed è per questo che ha così tanta accettazione. Molto diverso da questa casta politica che deve essere sostituita.
L’unica domanda che ancora oggi dobbiamo porci è questa: Cos’altro faranno quelli lassù a noi, l’opposizione, sulla via della propria sconfitta globale?
Per i democratici, siamo assolutamente pacifici. I Provocatori non sono tra noi. I nazisti non ci appartengono. Ci rivolgiamo a persone che vogliono qualcosa di diverso dalla nostra repubblica, dalla democrazia e dall’equilibrio sociale-liberale, chiaramente e fin dall’inizio a distanza. Il nostro slogan è storicamente provato: “Nessuna violenza! L’amore ai tempi di Corona? Per la Legge Fondamentale!
Grazie a quasi 1.000 piccoli donatori, tra cui un numero a tre cifre di medici e avvocati, pubblichiamo ora il più grande settimanale della Repubblica e distribuiamo il quinto numero a partire dal 16 maggio grazie ai democratici volontari impegnati in tutta la Repubblica in una tiratura di 500.000 copie, fino a esaurimento delle scorte e per tutto il tempo necessario: La Resistenza Democratica. Noi siamo l’opposizione – apartitica, amichevole e democratica. Chi vuole una resistenza antidemocratica può unirsi al governo o tenere le proprie cose altrove. Dobbiamo renderlo chiaro a tutti: Non c’è spazio per l’estremismo di destra nel nostro paese!
Lo siamo: Per la Legge fondamentale, le libertà liberali e la negoziazione trasparente e di base della futura legislazione economica. Perché tutti noi dovremo viverci sotto. Per Corona, in definitiva, non fa che mettere in ombra il crollo del sistema di comando familiare dell’economia mondiale.
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Anselm Lenz, giornalista e redattore di libri
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Grazie all’autore per il diritto di pubblicazione.
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Fonte dell’immagine: SAKhanPhotography / Shutterstock
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